Processo e innovazione con Alascom

Logistica

Alascom è da diversi anni che ha constatato e sviluppa soluzioni logistiche. Nei magazzini è arrivata l’automazione “4.0”, e se ne sentiva il bisogno. Forse ancora presenti nell’immaginario comune come luoghi statici in cui le merci restano semplicemente parcheggiate, oggi i magazzini sono diventati e sempre più stanno diventando ambienti dinamici e intelligenti, in cui c’è posto per la robotica, l’informatica e i sensori. Questa è la diretta conseguenza del notevole aumento di complessità che si è abbattuto negli ultimi anni sulle attività di magazzino e logistica.

A prescindere dal tipo di merce venduta, i magazzini oggi contengono molti più prodotti rispetto al passato e anche molti più dati. Per accontentare clienti sempre più esigenti, che si informano e pretendono maggiore personalizzazione, le offerte si sono allargate e approfondite. Con l’ingresso di sistemi di tracciabilità, monitoraggio, sensori, connettività Internet of Things, poi, in molte fabbriche e supply chain si è vista una vera e propria esplosione di dati, che sono sì una risorsa ma anche un materiale complicato da gestire. Inoltre, per inseguire i livelli di servizio garantiti da Amazon e da altri colossi dell’e-commerce, anche le aziende più tradizionali si ritrovano sotto pressione nel dover ridurre sempre più i tempi di consegna.

Come affrontare un cambiamento tanto importante e probabilmente irreversibile?

L’automazione è uno strumento potente di riduzione della complessità – e dei costi! – ed è anche un investimento lungimirante che si ripaga rapidamente. Un’automazione di due tipi: “materiale”, relativa allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci; e “immateriale”, realizzata con software di gestione e controllo. Sembra complicato, ma gli strumenti a sostegno della trasformazione tecnologica del magazzino non mancano di certo.

Le scaffalature automatiche e gli AGV e AMR, stravolgono il vecchio modello di magazzino statico e portano nuova efficienza nello stoccaggio, nella movimentazione, nel picking, nel carico e scarico della merce (pallettizzata, in cassette o sfusa). Tutte queste procedure si prestano a essere automatizzate, con ottimi risultati. Un sistema di stoccaggio e movimentazione dinamico e automatico, per esempio, consente di sfruttare il magazzino in tutta la sua altezza (trasformandolo in un “magazzino verticale”): si può guadagnare fino al 90% di spazio in più, a parità di metratura, rispetto a un layout tradizionale. E oltre all’ottimizzazione dello spazio si ottengono maggiore velocità (perché non si perde tempo a cercare un articolo o lotto), precisione (si azzera l’errore umano) e sicurezza (non si tentano operazioni di movimentazione, carico e scarico difficoltose).

In linea generale, potremmo però definire il magazzino automatico come un impianto automatizzato per lo stoccaggio delle merci, composto da quattro elementi principali:

Scaffalatura

La scaffalatura, che permette di sfruttare i volumi verticali.

Trasloelevatore

Il trasloelevatore, un telaio che si muove in verticale e a volte anche in orizzontale, scorrendo su una rotaia, con trazione a fune, cinghia o catena.

Testata o handling

La testata handling, ovvero l’insieme di apparati che estraggono e spostano le unità di carico (trasportatori automatici, navette, rulli o catene e altri elementi).

Componente elettronica

La componente elettronica, cioè il quadro elettrico, un computer e un software di gestione e controllo.

Alascom è in grado di proporti tutto questo.
Sia la movimentazione di materiali e prodotti sia le operazioni di carico e scarico si prestano molto bene ad essere automatizzati, con grande risparmio di tempo e grande guadagno di efficienza e precisione.